Un supereroe è un personaggio dotato di coraggio e nobiltà d’animo e superpoteri. Trascorre il suo tempo combattendo contro mostri, alieni, disastri naturali, criminali e supercriminali. Anche Nullo. Il bambino quasi invisibile (Sinnos; età 8+) è un supereroe. Ma non nel senso letterale del termine.
Nullo è un supereroe un po’ malandato. Il suo superpotere è quello di sparire, ma non funziona sempre. Nullo, poi, in realtà, non si chiama così, ma è come lo chiamavano nella casa dove stava prima di scappare, una casa che ospitava bambini con poteri speciali e nella quale si faceva di tutto per aggiustarli e renderli uguali agli altri. Nullo, però, da questa casa è fuggito e girovaga in cerca di un nuovo posto dove stare insieme con Muffa, un gatto randagio che ha trovato e adottato.
Nel suo vagare Nullo incontra Cannuccia, una bambina che ha il potere di parlare al contrario e che riesce a vedere Nullo anche quando è invisibile.
La loro è un’amicizia particolare, fondamentale per affrontare le avventure che vivono scappando da chi vorrebbe trovare e riportare Nullo nella Casa. Ma la libertà è troppo importante per i due ragazzini e insieme lotteranno per la loro indipendenza.
La storia di Nullo non lascia indifferenti. La scrittura di Daniela Carucci coinvolge il lettore in una vicenda veloce e ritmata, intrigante e interessante, in cui amicizia, coraggio e accettazione sono i cardini intorno a cui ruota tutto. Nullo è un bambino solo e in fuga. Nullo è un diverso e come tale si accetta e vorrebbe che anche gli altri lo accettassero. Ma quelli della Casa non possono permettere che la sua imperfezione vaghi libera, rischiando di svelare la fallibilità del loro mondo perfetto.
Questa è una storia piena di personaggi eccentrici e colpi di scena, un inno al coraggio della diversità e all’imperfezione e un invito a non arrendersi, neanche quando ci si sente invisibili. Il vero superpotere, infatti, è accettarsi per come si è, con pregi e difetti. Soprattutto difetti.