“A questo punto siamo pronti ad intraprendere ogni azione necessaria perché venga rispettato il contratto e i diritti dei dipendenti”. Lo annunciano Fp Cgil e Uiltucs, che hanno proclamato lo stato di agitazione per i lavoratori in appalto al Muse di Trento. La situazione, sostengono i sindacati, non è cambiata con il turnover dei direttori e con l’ingresso da due mesi di due nuove cooperative, Le Nuvole e il Gruppo Pleiadi. I lavoratori assunti per i servizi di animazione, educativi e di custodia lavorano meno ore di quante dovrebbero, e per far tornare i conti – denunciano Fp Cgil e Uiltucs – l’ammanco non viene pagato, riducendo lo stipendio mensile contrattuale, o viene prelevato in modo non concordato da ferie e permessi. Inoltre le ore non retribuite rimangono comunque a debito in busta paga.
“Stiamo assistendo ad un uso indebito della flessibilità negativa – denunciano Alberto Bellini e Federico Vitti di Fp Cgil e Stefano Pichetti e Anna Boneccher della Uiltucs -. Tale dinamica porta ad un generale mancato rispetto del monte ore contrattuale individuale delle lavoratrici e dei lavoratori che produce a livello mensile una riduzione del tempo lavoro importante, a maggior ragione in quanto tale differenza non viene retribuita esponendo così a difficoltà economiche sistematiche i dipendenti”.
I sindacati contestano anche la decisione delle cooperative di continuare ad assumere nuovo personale, pur trovandosi in questa situazione. A ciò si sommano inoltre ulteriori aspetti di criticità organizzativa, come la gestione dei turni di lavoro che vengono comunicati con un anticipo minimo rendendo molto spesso impossibile ogni programmazione con impegni conciliativi e di dimensione personale.