Nomadi da tutto esaurito a Mezzocorona con la Fondazione Trentina per l’Autismo

Erano in tantissimi, nella serata di sabato 8 marzo festa della donna, a Mezzocorona al Palarotari, per ascoltare il concerto della band più longeva italiana: i Nomadi, che per il secondo anno hanno sposato la causa di raccolta fondi della Fondazione Trentina per l’Autismo a favore delle persone che hanno a che fare con lo spettro autistico. Un segno concreto che accoglie la gioia del divertimento attraverso le canzoni storiche e quelle più attuali in un crescendo di condivisione e applausi, che si è concluso con la presenza e la partecipazione di tanti ragazzi direttamente sul palco.

Ha aperto il concerto il gruppo “Ma Noi Non” con la bellissima voce di Debora Helfer che ha scaldato il pubblico. Una band nata nel 2005, ispirandosi proprio ai Nomadi e alla Val di Non, terra d’origine della tribute band. Esauriti i posti, un vero pienone, giovani e meno giovani e bambini tutti assieme che ha reso la serata calorosa, vissuta e partecipata dal primo momento. Arrivi da tutto il Trentino, ma anche da alcune regioni del nord Italia: il fan club dei Nomadi si mantiene sempre attivo e fa nuovi adepti. Tantissimi i volontari che hanno reso possibile l’evento.

Apre l’evento Giovanni Coletti, promotore e di Presidente della Fondazione Trentina per l’Autismo e ideatore di Casa Sebastiano di Coredo, che, con la Sg.a Manuela hanno voluto questo evento con l’obiettivo di garantire la sostenibilità delle attività della Fondazione tese al miglioramento della qualità della vita delle persone affette da spettro autistico. Un fenomeno in aumento anche grazie alla sensibilizzazione che consente di scoprire questi deficit con maggiore precisione e con grande anticipo, già dai primi segnali. E la Fondazione Trentina per l’Autismo ha un ruolo fondamentale.

“L’anno scorso è stato un grande successo e l’aspettativa di quest’anno è sempre quella di migliorarsi. Siamo felici di essere stati scelti per sostenere questa causa: è un onore, un grande onore essere di aiuto anche con la musica”, ha commentato Beppe Carletti, leader della band modenese: “Siamo Nomadi, ma con le radici! E non abbiamo mai seguito le mode, siamo diventati un brand perché da oltre 60 anni, nonostante le tante difficoltà, siamo rimasti coerenti con i nostri valori. Sono cresciuto, sono 62 anni che sto sul palco, ma sono rimasto ragazzo!”.

 

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