“Sulla buona strada”, l’appello di pedoni e ciclisti alla politica

Un lungo corteo di biciclette e pedoni ha attraversato Trento e animato la manifestazione “Sulla buona strada”, promossa da Federciclismo Trento e da Fiab. Tra i partecipanti c’erano anche i campioni Francesco Moser e Gilberto Simoni. 

“Se sono presenti così tante persone a questa manifestazione, nonostante la pioggia, significa che il tema è sentito”, ha commentato Moser, che ha poi ceduto la parola a Gilberto Simoni. “Noi ciclisti ci facciamo carico di questa testimonianza, ma non ci sono solo i tesserati sulle strade, ci sono le persone che normalmente si muovono in bicicletta. C’è troppa poca attenzione da parte della politica, dobbiamo spingere affinché si occupi davvero del futuro dei nostri figli, della condivisione sociale degli spazi”.

Durante la manifestazione, c’è stata anche la toccante testimonianza di Luca Lorenzi e Lorenzo Piffer, padri di due giovani ciclisti trentini (il diciassettenne Matteo Lorenzi e la diciannovenne Sara Piffer) travolti e uccisi durante un’uscita d’allenamento.

“Ognuno di noi deve rendersi conto che, quando è alla guida di una macchina o di un camion, ha in mano un’arma carica, che può uccidere, e dall’altra parte della strada può esserci il proprio figlio – ha commentato con la voce rotta dal pianto Luca Lorenzi -. Quando si è colpiti dal dramma, la vita non è più la stessa”.

Oltre al convinto appello alla politica, ritenuto indispensabile, Lorenzo Piffer ha voluto guardare oltre. “Deve essere un gioco di squadra, tutti siamo utenti della strada, ciclisti e automobilisti, che spesso sono le stesse persone. C’è bisogno di cultura e non la si può creare dall’oggi al domani. Ricordo il periodo del Covid: in un anno ci hanno cambiato la testa, tra norme relative al distanziamento, mascherine. Tutti si sono adeguati. Ora tutti dobbiamo metterci in gioco, automobilisti e ciclisti, nel ricordo di chi non c’è più”.

Il presidente di Federciclismo Trento Renato Beber ha chiesto alla Giunta provinciale di “istituire un tavolo che permetta di discutere tutti i temi e le problematiche che abbiamo sollevato con questa manifestazione”.

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