Freddy e il suo Natale solitario (o forse no)

Timothée De Fombelle, Thomas Campi (ill.), Maria Bastanzetti (trad.), “Qualcuno mi aspetta dietro la neve”, Terre di Mezzo, 2024, 56 p., € 14,00. Età 8+

Nel periodo di Natale viene naturale cercare storie “buone”, quelle che scaldano il cuore. Storie vecchie lette o ascoltate più e più volte o storie nuove che trasportano il pensiero, fanno commuovere, aprono alla speranza. Sono storie anche d’autore come quella che ci propone Timothée De Fombelle con il libro Qualcuno mi aspetta dietro la neve (Terre di Mezzo; età 8+), magistralmente illustrato dalle tavole di Thomas Campi.

È la storia di Freddy D’Angelo, un fattorino francese che deve consegnare gelati italiani in Inghilterra per la storica ditta Pepino & Schultz. Sta guidando da solo verso nord chiedendosi il perché di questa consegna urgente e meditando sulla sua vita, quando un messaggino sul cellulare lo informa laconico che l’ordine è stato annullato. Visto che ormai è notte, fa freddo e casa sua non è lontana, Freddy decide che l’unica cosa da fare è arrivarci, mettere in garage il furgoncino, collegarlo all’elettricità per mantenere il ghiaccio e cenare. Come sempre sarà solo in casa, ma ci è abituato e anche se gli piacerebbe avere qualcuno con cui condividere i suoi spazi, non si fa illusioni né sopraffare dallo sconforto. Nelle stesse ore anche una rondine, Gloria, contrariamente a quanto fanno le sue sorelle in inverno, affronta il freddo e la neve e vola con le sue piccole ali verso nord apparentemente senza uno scopo preciso, seguendo solo il suo istinto. Né Freddy né Gloria lo sanno, e neanche il lettore lo sa fino alla fine, ma entrambi stanno viaggiando verso lo stesso luogo e la stessa persona. E quello che sembra essere il solito Natale solitario di Freddy, sta per trasformarsi in un momento molto speciale.

Un libro di poche pagine molto ricche che tengono il lettore perfettamente in equilibrio tra narrazione, ipotesi e riflessione. La storia, infatti, non viene proposta nella sua interezza, nel senso che molto non viene esplicitato, ma rimane compito del lettore completare il non detto. Questo però non significa che la storia sia monca e che leggendo si resti abbandonati a se stessi, anzi. Il racconto è completo in ogni dettaglio essenziale e il lettore è stimolato a prestare attenzione a questi dettagli per combinarli e dar loro un senso narrativo. Il valore di questo piccolo libro, poi, sta anche nell’alta qualità della lingua e nella perfezione del registro narrativo che rendono il testo una piacevole lettura da fare da soli a partire dagli otto o nove anni, o da condividere ad alta voce anche con i ragazzini un po’ più piccoli.

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